Ogni elemento della squadra è importante, ed è ancora più importante che ciascun elemento possa dare il meglio insieme agli altri.
Tutti i processi dell’azienda convergono in un unico macro-processo, che comincia dal marketing e termina con l’assistenza post-vendita, passando per vendite e produzione.
A fianco del macro-processo primario, vi sono i processi di supporto, come la gestione delle risorse umane, l’amministrazione e la ricerca e sviluppo.
STATUS ti consente di gestire tutto questo in un modo incredibilmente semplice, attraverso un approccio innovativo che mette al centro i processi.
Spesso, parlando di impresa, si parla di processi. Ma esattamente la parola processo che cosa vuol dire?
Semplificando si può dire che un processo sia una sequenza ordinata che comprende un certo numero di azioni.
Questa definizione sembra corretta, ma necessita di alcuni approfondimenti.
Innanzi tutto, è bene chiedersi da chi ci si aspetta che le azioni necessarie al processo vengano compiute.
Poiché viviamo nell’epoca dell’automazione, le azioni potranno essere compiute da persone oppure da macchine.
Inoltre, pensare semplicemente ad una sequenza di azioni non è sufficiente ad un’azienda.
L’obiettivo di un’azienda, infatti, è sempre quello di acquisire dei fattori produttivi per poi trasformarli, generando un valore aggiunto.
Dunque, ciascun processo dell’azienda non è solo una sequenza di azioni, ma una sequenza di azioni che inizia con l’acquisizione degli opportuni fattori produttivi che vengono poi trasformati in uno o più prodotti del processo stesso.
E le società di servizi?! Evidentemente anche le società di servizi hanno un prodotto, ed i loro processi molto spesso ricevono in ingresso un fattore produttivo fatto di informazioni. Informazioni che vengono poi trattate per realizzare quanto atteso dai clienti.
L’identificazione dei processi di un’impresa ha anche lo scopo di rendere le attività più semplici.
Questo si ottiene dividendo il processo in “fasi”, ovvero identificando opportunamente ciascuna azione che compone il processo e gli “stati” che identificano i passaggi tra un’azione e l’altra.
Prendiamo ad esempio il processo di vendita.
Prima di tutto è necessario che venga identificata un’opportunità. Tipicamente il cliente ha interesse per qualche motivo a quello che fa la tua azienda e questo dà luogo ad un’interazione.
L’ “identificazione di un'opportunità” rappresenta il primo stato di ogni processo di vendita.
Ora che abbiamo un cliente interessato dobbiamo compiere un’azione che ci porti più vicino alla chiusura di un contratto. Dobbiamo quindi approfondire insieme al potenziale cliente le sue necessità e le sue aspettative e farle coincidere con qualcuno dei nostri prodotti.
Dobbiamo quindi compiere un’azione che, normalmente, si chiama “consulenza pre vendita”, che, al suo termine, ci farà approdare ad un nuovo stato di avanzamento. Quello in cui è stata rilasciata un’offerta commerciale.
A questo punto, per poter chiudere il contratto, dobbiamo mettere in atto un’altra azione, ovvero intraprendere una trattativa col cliente. Alla fine della trattativa giungeremo ad un nuovo stato, che è “l’esito dell’offerta”. Tale stato potrà essere assegnato ad esito positivo, con la firma del contratto, oppure ad esito negativo, se le cose non vanno come ci aspettiamo.
Nell’esempio precedente abbiamo organizzato il processo di vendita in tre fasi. La prima fase è semplicemente uno stato, ovvero la condizione nella quale si verifica l’interesse del cliente. Le fasi successive sono costituite da una azione e dallo stato che si raggiunge in seguito all’esecuzione della stessa.
Questo è utile per diverse ragioni:
La prima affermazione è vera perché non abbiamo più di fronte un solo grosso problema, ovvero vendere qualcosa. Abbiamo invece diviso questo problema in tanti piccoli pezzi, ognuno dei quali è più semplice da affrontare. Inoltre sappiamo qual è la strada che dobbiamo fare per arrivare al risultato.
Siamo in grado di fare delle previsioni, perché, qualificando gli stati, possiamo facilmente costruire delle statistiche dei tassi di passaggio da uno stato all’altro e, attraverso le percentuali stimate, potremo creare delle buone simulazioni dinamiche delle vendite e anche dei flussi di cassa.
Siamo in grado di gestire i nostri insuccessi e correggere rapidamente il tiro. Se ad esempio ci rendiamo conto che abbiamo moltissimi clienti interessati e poche offerte fatte, allora è chiaro che dovremo rinforzare le attività di prevendita.
Se facciamo molte offerte ma poche vanno a buon fine, significa che il marketing ci sta effettivamente portando dei potenziali clienti ma la nostra offerta non risulta poi adeguata.
Avere dei processi strutturati e ben divisi in fasi, insomma, ci consente davvero di capire come vanno le cose, trasformando le impressioni e le opinioni in numeri e dati di fatto.
In questo modo avremo basi solide per le nostre decisioni e potremo organizzare le attività con le giuste modalità e priorità.
No. Per realizzare un buon controllo di processo non è obbligatorio avere un software. Il sistema di vendita che abbiamo preso come esempio, in una realtà adeguatamente piccola, si gestisce tranquillamente con un semplice foglio di calcolo oppure con carta e penna.
I processi di un’azienda non sono questione di software. Sono questione di organizzazione e cultura d’impresa.
Tuttavia, l’adozione di un sistema informativo può presentate moltissimi vantaggi.
La presenza di un sistema software per la gestione dei processi aziendali:
Molti pacchetti software per il controllo di processo ti danno la possibilità di gestire un solo aspetto della tua azienda.
Ad esempio, se vuoi un pacchetto per la gestione delle vendite, qualcuno ti suggerirà di adottare un CRM. Se vuoi gestire i processi della tua manifattura, allora potrai adottare un MES.
Sono assai pochi i pacchetti che ti consentono realmente di collegare tutti i tuoi processi per avere una visione globale della tua impresa.
Inoltre, i pacchetti software tradizionali “sono fatti come sono fatti”.
Spesso le imprese, soprattutto quelle medie o piccole, non realizzano un sistema informativo adatto alle proprie esigenze e non trasformano in processi le proprie consuetudini, le proprie tradizioni e la propria cultura d’impresa.
Le imprese piccole e medie spesso adattano i propri processi al funzionamento delle soluzioni software che trovano sul mercato.
Problemi di integrazione tra pacchetti diversi e la necessità di modificare i processi e le consuetudini dell’impresa in funzione del software danno luogo a problemi, separazioni funzionali e curve di apprendimento tutt’altro che ottimali. Tutti questi fattori rischiano di ridurre drasticamente o annullare i vantaggi dell’informatizzazione.
STATUS è una soluzione integrata che consente di gestire i tuoi processi, come sequenze di azioni e stati, cioè nel modo giusto.
Con STATUS puoi configurare i processi della tua impresa nel modo più adatto a quelle consuetudini con le quali hai realizzato i tuoi successi ed i tuoi migliori risultati.
Puoi gestire tutte le funzioni aziendali in un solo ambiente, senza problemi di integrazione. Il tutto con modalità di interazioni omogenee, riducendo al massimo le risorse necessarie per l’apprendimento.
STATUS è perfettamente integrabile con WIBES e permette di estendere il tuo controllo di processo alle macchine attraverso una rete di sensori potente ed affidabile.
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